Barriera fotoelettrica ABB, fascio 30mm, 64 fasci, H protezione 1200mm

EN ISO 13849-1:2008 PL e, Cat 4 EN 61508-1.4:2010 SIL3 EN 62061:2005/A1:2013 SIL CL 3. CE, cULus, TUV. Entrambi i modelli base ed esteso consentono il rilevamento, il reset locale e il monitoraggio di dispositivi esterni (EDM), ma il modello esteso è dotato anche di funzione di muting. Barriere fotoelettriche Orion1 ABB. Le barriere fotoelettriche Orion1 di ABB sono dotate di trasmettitore e ricevitore. Possono essere installate vicino a un macchinario pericoloso e sono progettate per il rilevamento di dita e mani. La serie Orion1 è disponibile in due varianti, un modello base e un modello esteso. Caratteristiche e vantaggi. Nessuna necessità di ulteriori funzioni o impostazioni Un tasto di reset locale può essere collegato direttamente alla barriera fotoelettrica: non c'è bisogno di alcun cavo tra il pulsante di reset e l'armadio elettrico o di un ulteriore modulo di comando. Ogni barriera fotoelettrica è in grado di monitorare gli attuatori senza ulteriori moduli di comando (funzione EDM) La guida all'allineamento e un ampio angolo entro i limiti di un dispositivo di tipo 4 facilitano l'allineamento Le staffe di rotazione facilitano ulteriormente l'allineamento I connettori M12 velocizzano il cablaggio Il livello di allineamento viene visualizzato e può essere migliorato prima che si verifichi un arresto indesiderato L'ampia indicazione di errore riduce i tempi di risoluzione dei problemi I tubi protettivi e gli schermi proteggono il dispositivo negli ambienti estremi I sensori di muting sono collegati direttamente al modello esteso, senza bisogno di un modulo di muting remoto aggiuntivo Distanze di funzionamento di 6 m e 19 m (rilevamento dita e mani) Dimensioni compatte. Applicazioni. Rilevamento di dita e mani Quando la barriera fotoelettrica deve essere vicina alla zona pericolosa Quando è necessario un accesso ripetuto alla macchina, ad esempio in caso di manutenzione manuale Per la protezione dell'area (montaggio orizzontale) e la limitazione delle zone di lavoro